Bruxelles. Riconquistare la sovranità dell'Ue sulle materie prime che sono essenziali per tecnologie strategiche, digitali e ambientali, creando un'Alleanza europea con l'industria e gli investitori che permetta di ridurre la dipendenza da Stati terzi come la Cina e la Turchia: questo è l'obiettivo che si è posto la Commissione di Ursula von der Leyen, lanciando un piano di azione sulle materie prime critiche. Oggi la Cina fornisce il 98 per cento degli elementi terrestri rari all'Ue, la Turchia il 98 per cento di borato, il Sud Africa il 71 per cento di platino e altri metalli come l'iridio, il rodio e il rutenio. Per l'afnio e lo stronzio, l'Ue dipende da singole imprese. Il piano di azione dovrebbe ridurre la dipendenza, diversificare le forniture, migliorare l'efficienza delle risorse, promuovere il riutilizzo attraverso il riciclaggio.
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