C'è una "possibilità consistente" che siano stati funzionari russi ad avvelenare il primo oppositore di Vladimir Putin. Mosca dice che è tutta "isteria" russofoba attorno al "paziente di Berlino", ma Berlino fa sul serio. Ha scoperto l'utilizzo di una variante del Novichok mai utilizzata prima che agisce più lentamente ed è disposta ad andare fino in fondo, anche a costo di rimetterci il suo interesse nazionale: Nord Stream 2
Milano. Mike Pompeo, segretario di stato americano, ha detto che c’è una “possibilità consistente” che l’avvelenamento di Alexei Navalny sia stato organizzato da funzionari russi. Il tentativo di uccidere gli oppositori politici mette “un marchio nero” su un paese, “non è così che i paesi normali operano”, ha detto Pompeo, che in un comunicato congiunto del G7 ha chiesto trasparenza da parte della Russia. “Faremo la nostra parte per fare tutto quel che è necessario per ridurre il rischio che questi episodi si ripetano”, ha detto il segretario di stato, offrendo collaborazione all’Unione europea. Pompeo non attacca direttamente il Cremlino ma si distacca anche da quel che aveva detto il suo capo, Donald Trump, fermo sulla posizione: non ci sono ancora prove di quel che è accaduto a Navalny.
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