Nell'ultimo saggio di Woodward, "Rage", ci sono dettagli mai divulgati prima sui tentativi russi di infiltrare il sistema elettorale americano. Le possibili applicazioni del malware sono tantissime: potrebbe cancellare dal registro un elettore su dieci
Roma. Il libro di Bob Woodward che esce oggi negli Stati Uniti e porta molte informazioni nuove sull’Amministrazione Trump ha anche dettagli mai divulgati prima sui tentativi russi di infiltrare il sistema elettorale americano. Sappiamo, grazie al rapporto del procuratore speciale Robert Mueller uscito nell’aprile 2019, che i russi sono riusciti a piazzare un malware nel database dove si registrano gli elettori di due contee in Florida. Il malware è un programma che si installa segretamente in un sistema e poi obbedisce al suo installatore e non al proprietario del sistema. Esistono infiniti tipi di malware, tagliati per ogni genere di compito. Ma non sapevamo dove di preciso era stato scoperto il malware e cosa era in grado di fare. Una delle due contee era la Washington, con una maggioranza secca di repubblicani, l’altra è quella di St. Lucie, con una maggioranza non stabile. Non c’è alcuna prova che il malware sia mai stato attivato, ma aveva la capacità di cancellare gli elettori dal registro elettorale. Era stato piazzato nel sistema per essere usato al momento più opportuno. Le possibili applicazioni del malware sono tantissime. Potrebbe cancellare dal registro un elettore su dieci in distretti che sono tradizionalmente democratici e quindi gli elettori non potrebbero accedere al voto. E’ un esempio fatto con i democratici perché la linea ufficiale della Russia è l’appoggio ai repubblicani.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE