In attesa del Recovery fund, Paolo Gentiloni ieri ha inviato due lettere importanti per i governi dell’Unione europea e con implicazioni importanti per l’Italia. La prima, indirizzata a tutti i ministri delle Finanze e firmata con il vicepresidente della Commissione Valdis Dombrovskis, conferma che il Patto di stabilità e crescita resterà congelato per tutto il prossimo anno. “La clausola di deroga generale” dal Patto “rimarrà attiva nel 2021”, hanno spiegato Gentiloni e Domrovskis per dare indicazioni ai governi sulle bozze di bilancio che devono inviare alla Commissione entro il 15 ottobre: “Le politiche fiscali degli stati membri devono continuare a sostenere la ripresa”, anche se la Commissione presterà “particolare attenzione alla qualità” degli stimoli. La seconda lettera di Gentiloni è stata inviata a Olaf Scholz, il ministro delle Finanze della Germania, che ha la presidenza di turno del Consiglio Ecofin. Il commissario all’Economia ha detto che tutti gli stati membri hanno fornito le garanzie per Sure, lo strumento da 100 miliardi per la cassa di integrazione e altre forme di sostegno all’occupazione.
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