Il pericoloso balletto diplomatico tra Francia e Turchia nel Mediterraneo orientale, in vista del Consiglio europeo del 1° ottobre, potrebbe prendere una svolta decisiva. Le provocazioni reciproche durano da diversi mesi: prima c’è stata la ripresa delle esplorazioni energetiche dei turchi nelle acque greche e cipriote, poi le provocazioni in mare aperto con le navi militari francesi, quindi la minaccia europea di sanzioni e infine la aperture al dialogo. In attesa del prossimo capitolo, sia Parigi sia Ankara sembrano usare la stessa tattica, quella di alternare manovre e parole bellicose a toni più concilianti: in ballo c’è quella che Emmanuel Macron ha definito “Pax Mediterranea”, i cui equilibri precari sono messi in pericolo dal sultano turco Recep Tayyip Erdogan.
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