Secondo la dichiarazione dei redditi che Ivanka rese pubblica nel 2017, quando entrò nello staff della Casa Bianca, aveva ricevuto pagamenti da una compagnia di consulenza di cui era comproprietaria per un valore di 747.622 dollari, che è una delle cifre indicate nelle cosiddette “consultant fee”, e quindi nelle deduzioni della Trump Organization: è riferita a progetti per la costruzione di alberghi a Vancouver e alle Hawaii
Per anni ci siamo chiesti perché Donald Trump non volesse rendere pubblica la sua dichiarazione dei redditi: perché non aveva pagato le tasse? Perché vedendo i numeri avremmo capito che non era un imprenditore di successo come voleva farci credere? Perché aveva fatto delle deduzioni non consentite? Lo scoop del New York Times pubblicato domenica sera risponde: per tutte queste ragioni. In particolare l’ultima, quella relativa alle deduzioni, rischia di inguaiare Ivanka, la figlia adorata di Trump, che lui protegge e vuole sempre al suo fianco – ricambiato: Ivanka è considerata l’unica in grado, quando vuole, di far ragionare il presidente.
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