Roma. Jaroslaw Kaczynski è entrato a far parte del governo polacco, sarà vicepremier e avrà anche il compito di sovrintendere ai ministeri della Difesa, della Giustizia e dell’Interno. Le sue mosse non saranno più la regia silenziosa della maggioranza polacca, ma saranno ancora più visibili. Non aveva molta scelta, il presidente del PiS è stato tirato dentro all’esecutivo per salvare la coalizione che governa la Polonia dal 2015 e che al suo interno conta il PiS, Accordo e un partito ancora più a destra, Polonia solidale, che in questi anni ha acquisito potere grazie al suo leader e ministro della Giustizia, Zbigniew Ziobro. Autore della maggior parte delle riforme motivo di scontro tra la Polonia e l’Unione europea. La maggioranza è stata stabile per questi cinque anni, ma qualche settimana fa Ziobro si è rifiutato di sostenere due progetti di legge presentati dal PiS, uno riguardava la protezione degli animali e l’altro l’immunità per i funzionari durante la pandemia. Il ministro delle Giustizia minacciava di far cadere il governo e ha preteso l’ingresso di Kaczynski – del quale vorrebbe prendere il posto come leader delle destre – che adesso avrà il doppio ruolo sia di tenere a bada il premier, Mateusz Morawiecki, in qualità di suo vice, sia quello di sorvegliare molto da vicino Ziobro, in qualità di supervisore anche del suo ministero – i due sono rivali, vorrebbero prendere il posto di Kaczynski che però a Ziobro preferisce Morawiecki.
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