Martedì l’Azerbaigian ha accusato l’Armenia di avere bombardato molto vicino – dieci metri – a un tratto dell’oleodotto Baku-Tbilisi-Ceyhan, che trasporta il greggio fino alle coste turche e poi viene smistato in Europa. La Socar, la società statale azera che si occupa della produzione di petrolio e gas, ha detto che per ora non ci sono danni, ma più i combattimenti nel Nagorno Karabakh vanno avanti più aumentano le preoccupazioni europee. In particolare quelle dell’Italia, che è il primo paese al mondo per importazioni dall’Azerbaigian.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE