Nel suo piccolo, il sindaco di Portland rappresenta un problema nazionale. Wheeler non si è risparmiato nella difesa della città dalle ingerenze del presidente nella gestione delle proteste (sempre molto dure: continuano a cadere statue, anche quella di Lincoln). Ma la sua sfidante, Sarah Iannarone, raccoglie soldi e consensi (e ha una gonna che fa litigare il mondo liberal)
Un cuoco di Portland, in Oregon, ha messo in commercio una salsa molto piccante che si chiama “Tear Gas Ted”: sull’etichetta c’è Ted Wheeler, il sindaco democratico della città, con la maschera da sub e la mascherina: “E’ un modo per ricordare che il sindaco è responsabile di come si è comportata la polizia a Portland”, ha spiegato il cuoco. “Tear Gas Teddy” è il soprannome del sindaco, lo ripetono tutti con un risatina, perché Wheeler è stato lui stesso colpito dai lacrimogeni ma è accusato di non aver saputo gestire la violenza della polizia e delle forze inviate dal presidente Donald Trump contro le manifestazioni di Black Lives Matter. Portland è una città abituata alle proteste e agli scontri – negli anni Novanta la chiamavano la “Beirut d’America” – ma l’estate scorsa, mentre tutto il paese era in tensione dopo l’uccisione di George Floyd, qui s’è raggiunto il punto d’ebollizione. Il sindaco Wheeler, che è considerato un moderato, che ha sempre avuto il mondo del business dalla sua parte e che aveva parecchie ambizioni a livello statale, si è trovato incastrato tra il presidente Trump e gli attivisti radicali, quelli che tra le altre cose chiedono l’abolizione della polizia.
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