Ieri, alle dieci del mattino, il numero dei positivi al coronavirus nei Paesi Bassi era arrivato a 7.393 nuovi casi in un giorno. Nell’ultima settimana, l’aumento dei contagiati è stato del 60 per cento e secondo i dati diffusi dal Rivm (Istituto nazionale per la salute pubblica e l’ambiente) il numero di pazienti in terapia intensiva, in sette giorni, è passato da 121 a 192, con un aumento dei ricoveri ospedalieri del 40 per cento. “Il virus continua a diffondersi senza sosta”, hanno commentato gli esperti dell’Istituto e, per cercare di frenarlo, ieri il primo ministro Mark Rutte e il ministro della Sanità Hugo de Jonge hanno presentato un piano per portare gli olandesi fuori dalla seconda ondata: “Stiamo andando verso un lockdown parziale – ha detto il premier – è l’unica soluzione”. Per quattro settimane bar e ristoranti rimarranno chiusi, ci sarà una stretta sugli sport ricreativi e anche sulla possibilità di avere ospiti in casa, non più di tre persone, e i viaggi sono sconsigliati. Il governo vuole tentare delle chiusure brevi, per ridurre i danni economici – il pil olandese nel secondo trimestre è calato dell’8,5 per cento – e alleggerire il sistema sanitario, che non aveva conosciuto una grave pressione nei primi mesi della pandemia e adesso sta faticando a contrastare il rapido aumento dei contagiati. A marzo, il governo era deciso a fermare l’epidemia con molte raccomandazioni e pochi obblighi, puntando tutto sulla responsabilità dei cittadini. Qualcuno aveva anche parlato di immunità di gregge, ma l’Olanda si era ricreduta in fretta e aveva annunciato il confinamento dei cittadini e la chiusura della maggior parte delle attività lavorative. In primavera i Paesi Bassi avevano raggiunto il picco con poco più di 1.300 nuovi casi al giorno. Ma a guardare i contagi nelle ultime settimane sembra che qualcosa sia andato storto nella strategia olandese: non soltanto la diffusione del virus è ricominciata dopo i mesi estivi, ma è ricominciata con un ritmo insolitamente rapido che, come scrive il Financial Times, sta rendendo i Paesi Bassi “un esempio da manuale di quanto velocemente le cose possano andare male”.
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