La decisione presa all'unanimità e in tempi record: divieto di viaggio e congelamento dei beni per quattro funzionari del Cremlino, due viceministri della Difesa e l'istituto pubblico incaricato della distruzione delle armi chimiche. Colpito anche Yevgeniy Prigozhin, accusato dall'Ue di intrattenere “relazioni strette, anche di natura finanziaria, con la società militare privata Wagner Group, coinvolta in violazioni plurime e ripetute dell'embargo sulle armi in Libia”
Bruxelles. L'Unione Europea ha deciso di colpire la cerchia ristretta di Vladimir Putin imponendo una nuova serie di sanzioni alla Russia per l'avvelenamento dell'oppositore Alexei Navalny. Quattro funzionari del Cremlino, due viceministri della Difesa e l'istituto pubblico incaricato della distruzione delle armi chimiche sono stati inseriti questa mattina nella lista nera dell'Ue - che impone il divieto di viaggio e il congelamento dei beni – dopo che Germania e Francia avevano proposto i loro nomi agli altri partner europei a seguito della conferma da parte dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche dell'uso di un agente nervino della famiglia Novichok. La decisione è stata presa all'unanimità e in tempi record. Un accordo era stato raggiunto alla riunione dei ministri degli Esteri dell'Ue lunedì a Lussemburgo.
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