Le dimissioni del presidente Jeenbekov, le irruzioni dei manifestanti nei palazzi e nelle carceri, un nuovo voto da organizzare. Perché la repubblica dell’Asia centrale protesta per la terza volta in quindici anni
Gli abitanti del Kirghizistan hanno ottenuto tutto quello che chiedevano. Hanno ottenuto l’annullamento del risultato delle elezioni del quattro ottobre e poi hanno ottenuto anche le dimissioni del presidente Sooronbay Jeenbekov. Eppure se tutto questo porterà soltanto a una tregua o alla fine definitiva delle rivolte ancora non si sa.
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