L’accordo di recesso tra Londra e Bruxelles aveva introdotto norme ad hoc per tutelare il processo di pace, ma il governo Johnson è intenzionato a violare queste regole in caso di no deal. Secondo la numero uno del partito nazionalista irlandese questa evenienza “renderà ancora più urgente il bisogno di affrontare la questione costituzionale”
La minaccia di Boris Johnson di terminare i negoziati con l’Ue potrebbe inaspettatamente favorire l’unione tra le due Irlande. La leader del partito nazionalista irlandese Sinn Féin, Mary Lou McDonald, si oppone nettamente al no deal, che rischia di compromettere il processo di pace tra Dublino e Belfast, ma intravede dei segnali positivi. “Noi siamo sicuri che, a causa dei cambiamenti politici e demografici, siamo sulla strada verso un referendum sulla riunificazione della nostra isola”, ha detto la leader di Sinn Féin in un incontro online con i giornalisti della stampa estera a Londra.
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