Con più di 50 mila casi, dalla mezzanotte di mercoledì sarà il primo paese europeo a richiudere, ma questa volta le scuole rimarranno aperte. Le differenza con la prima ondata, le nuove regole e la paura di un nuovo blocco a gennaio
Cliff Taylor da marzo è andato al giornale otto, dieci volte massimo, ma non ha mai smesso di lavorare dalla scrivania di casa sua. È il caporedattore dell’Economia dell’Irish Times, il più famoso quotidiano irlandese con sede a Dublino, e oggi ha poco tempo libero: “Devo chiudere le pagine sul nuovo lockdown che stiamo per affrontare”. L’Irlanda è il primo paese dell’Unione europea che opta per una seconda chiusura totale di sei settimane che inizia dalla mezzanotte di mercoledì 21 ottobre, ma l’aumento dei contagi non dà scelta. Dall’inizio dell’epidemia, i morti sono stati 1.852. Lunedì scorso i nuovi casi di contagio sono stati 1.031, per un totale dall’inizio della pandemia che ha superato i 50 mila casi, Numeri alti per un paese che conta meno di 5 milioni di abitanti,
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