Se si digita Andy Burnham su Twitter, non è raro imbattersi in commenti tipo “Oddio, lo adoro”, o "Colpo di scena del 2020, mi piace Andy Burnham”. Con i suoi occhiali alla Clark Kent e la chioma folta, il sindaco laburista di Manchester, o meglio della Greater Manchester, semina fan per tutto il Regno Unito. A dare una spinta al suo status da Re del Nord - è così che lo chiamano - è sicuramente stato il braccio di ferro durato dieci giorni con il primo ministro, non proprio amatissimo, Boris Johnson che, visto i numeri dei contagi, ha deciso che Manchester e la regione di cui è “capoluogo” rientreranno da domani nel livello 3 dello stato d’emergenza, quello ad alto rischio Covid, in cui si trovano già le altre due grosse regioni dell’Inghilterra del Nord, il Lancashire e il Merseyside. Un braccio di ferro, quello tra Bojo e Burnham, che alla fine si è concluso con un nulla di fatto. La trattativa è naufragata per 5 milioni di sterline. Alcuni dicono per “solo” 5 milioni di sterline. “Inizialmente Burnham chiedeva 90 milioni per affrontare questo secondo lockdown, poi è sceso fino a 65. Erano soldi che sperava di ottenere per aiutare i cittadini a sostenere l’impatto delle nuove restrizioni”, spiega al Foglio Miriam Ronzoni, docente di scienze politiche all’Università di Manchester.
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