Roma. L’Unione europea non riesce a mettersi d’accordo su quale sia il candidato da sostenere per la direzione della Wto, se la nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala o la sudcoreana Yoo Myung-hee. L’ambizione iniziale della Commissione europea era quella di fornire un candidato tutto europeo per rafforzare gli strumenti a disposizione dell’Unione per contrastare, soprattutto, le minacce di dazi da parte degli Stati Uniti. La ricerca di un candidato che mettesse d’accordo tutti in Europa non è andata bene. L’idea di presentare l’ex commissario al Commercio, l’irlandese Phil Hogan – che si è dovuto dimettere in agosto per aver partecipato a una cena con troppe persone quando le cene con troppe persone erano vietate per la pandemia – non ha convinto né Hogan né gli europei, per cui la Commissione ha rinunciato all’idea. Tra gli otto candidati il più europeo era il britannico, e anche brexiteer, Liam Fox e l’Ue non ha mai avuto grande simpatia per lui, sin dall’inizio. La corsa è diventata a due e il nome del futuro direttore dell’Organizzazione mondiale del commercio verrà deciso tra il 28 ottobre e il 7 novembre. Sono rimaste Ngozi Okonjo-Iweala e la sudcoreana Yoo Myung-hee a contendersi il titolo e l’Ue, che non ha saputo esprimere un proprio candidato, vuole almeno arrivare alla votazione finale unita, con un’unica preferenza europea – “sarebbe importante”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel – eppure mettersi d’accordo non è così semplice. La presidenza tedesca e la Commissione erano convinte che tutti i paesi sostenessero l’economista nigeriana, e credevano di poter indicare, senza troppe difficoltà, questa settimana il candidato dell’Unione. Ma si sono fatti avanti i rappresentanti di cinque paesi membri che hanno cercato di far valere la candidatura della Yoo, che piace di più all’Europa centro-orientale e ai paesi baltici. Le motivazioni sono economiche, la Corea del sud ha stretti rapporti con molti paesi dell’est, le aziende di Seul hanno degli importanti stabilimenti automobilistici in Repubblica ceca e in Slovacchia, mentre Samsung Electronics ha interessi in Polonia. Ma secondo altri paesi ci sarebbe anche da considerare la maggior esperienze nel campo commerciale che renderebbe la Yoo più idonea come guida della Wto.
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