Bruxelles. Il Veggie Burger è salvo. Così come il salame di cioccolato. Il Parlamento europeo ieri ha rigettato tutti gli emendamenti per limitare l'uso del nome “hamburger” (ma anche salame, mortadella, eccetera) a prodotti a base di carne. Il voto aveva sollevato grandi polemiche, accompagnate da due lobbie contrapposte, perché dietro alle parole si nascondono milioni di euro di interessi. Da un lato l'industria della carne, dall'altra le brigate vegetariane e vagane, che alla fine sono riuscite a imporsi. Ma la battaglia sul Veggie Burger ha fatto dimenticare l'importanza del testo che è stato votato durante tutta la settimana dai deputati del Parlamento europeo: la riforma della Politica agricola comune (Pac), che ancora oggi rappresenta più di due terzi del bilancio Ue, cioè 352 miliardi in sette anni, da distribuire tra i 27 stati membri.
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