La conservatrice Barrett confermata alla Corte Suprema
Il Senato dà il via libera all'elezione della giudice fortemente voluta da Trump: i 52 sì dei repubblicani prevalgono sui 48 no democratici. Adesso il massimo organo di giustizia americano è sbilanciato a destra
Amy Coney Barrett ha giurato alla Casa Bianca come nono giudice della Corte Suprema degli Stati Uniti. Il via libera è arrivato dopo il voto di ieri in Senato: hanno prevalso i 52 pareri favorevoli dei repubblicani sui 48 contrari dei democratici. Barrett, 115esima giudice della Corte, subentra alla giurista progressista Ruth Bader Ginsburg e sposta ulteriormente a destra l'asse del massimo organo di giustizia americano (6 giudici conservatori contro 3 liberal). La neoeletta, fervente cattolica, è infatti nota per le sue posizioni conservatrici sui temi etici e le sue battaglie contro l'aborto. L'ingresso di Barrett alla Corte Suprema è una vittoria dei repubblicani e di Donald Trump che l'ha fortemente voluta. Per i democratici si tratta di una forzatura a pochi giorni dal voto.
Per approfondire:
Considerata la versione femminile di Antonin Scalia, di cui è stata pupilla, garantirà ai repubblicani una maggioranza di sei giudici conservatori su nove. Il presidente Trump voleva già nominarla nel 2018
La domanda è se la scelta della cattolica Barrett scalderà la platea cattolica fin qui tiepida con l’attuale inquilino della Casa Bianca e più propensa, stando a stime e sondaggi, a scegliere l’altro cattolico, il democratico Joe Biden.
Dopo un presunto stupro in un campus, la giudice Barrett accolse il ricorso dell'accusato perché "è plausibile che la commissione chiamata a giudicare abbia un pregiudizio contro l'uomo"
Il caso istituzionale intorno alla Corte Suprema probabilmente da un punto di vista elettorale giova ai repubblicani e a Donald Trump. Infatti i democratici si oppongono.
Esercitare le paranoie liberal sul golpe a venire del presidente americano fa perdere di vista il miracolo del liberalismo americano (Barrett compresa)