Di fronte alla commissione per il Commercio le testimonianze di Zuckerberg, Dorsey e Pichai, che i repubblicani accusano di tifare Biden e censurare Trump. Ma chiunque sarà il prossimo inquilino della Casa Bianca, il settore Big Tech non dorme sonni tranquilli
Gli ultimi giorni di campagne elettorale per decidere il prossimo presidente degli Stati Uniti i senatori repubblicani li stanno utilizzando per dichiarare guerra ai social. Questo genere di polemiche non sono una novità, i precedenti riguardano i post pubblicati da Trump e parzialmente oscurati causa incitamento alla violenza o bannati perché minimizzavano i pericoli del Covid. Sono accuse che i rappresentati di Facebook e Twitter si sono rifiutati di commentare, almeno fin quando hanno potuto. Giovedì i senatori repubblicani, che controllano la commissione Giustizia al Senato, sono passati all’azione.
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