Per il presidente del Partito popolare europeo, Donald Tusk, la sentenza della Corte costituzionale è una “vigliaccata politica”, soprattutto nel mezzo di una pandemia che il PiS, il partito di Kaczynski, non sa gestire. Varsavia vede la sua democrazia smontata un pezzo alla volta, protesta anche per questo
Dopo la decisione del Tribunale costituzionale polacco di dichiarare “incompatibile” con la legge fondamentale l’interruzione di gravidanza in caso di malformazione del feto, uno dei primi a reagire è stato Donald Tusk. Ex premier, ex presidente del Consiglio europeo, attuale presidente del Partito popolare europeo e fondatore del partito conservatore polacco Po. Tusk, che di tutta l’opposizione è il punto di riferimento, ha scritto su Twitter: “Gettare il tema dell’aborto e lasciare che la decisione venga presa da uno pseudo tribunale nel mezzo di una furiosa pandemia è qualcosa di più del cinismo. E’ una vigliaccata politica”. La decisione dello “pseudo tribunale” ha scatenato una serie di scioperi e manifestazioni in tutto il paese, non soltanto nella capitale, ma anche in città più periferiche, più piccole, dove nelle ultime elezioni presidenziali il partito di governo, il PiS, ha avuto la maggioranza. Il simbolo sventolato dai manifestanti, che sono soprattutto donne, ma al loro fianco ci sono anche tanti uomini, è una gruccia.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE