“Ci sono due problemi in Francia: il terrorismo islamico e quello che emerge dietro”. Élisabeth Lévy, intellettuale e direttrice del giornale francese controcorrente Causeur, parlando al Foglio dice che ad angosciarla di più non sono gli attacchi terroristici. “Ci sono un centinaio di persone che vogliono uccidere ‘infedeli’ in Francia, le persone hanno chiaramente paura. C’è paura di parlare, un mio amico è stato minacciato di morte per aver criticato l’islam. Ma più di questo è la scoperta di cosa c’è dietro al terrorismo. Molti francesi sentono che non c’è più un confine certo fra l’islam e l’islamismo, che quel confine è diventato poroso. Scopriamo che un terzo della popolazione islamica francese, come ci dicono tutte le ricerche, è islamista. Abbiamo un serio problema con l’impregnazione islamista che è riuscita a conquistare metà della popolazione giovanile. Non amano la nostra storia, la nostra laicità, la nostra cultura. Vivono in un altro mondo. Per anni tutti dicevano che c’erano due islam. Ora sappiamo che non è proprio così”. In Italia è stato un gran commentare che voi francesi un po’ ve la siete cercata e che i musulmani hanno il diritto di sentirsi offesi dalle vignette.
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