Che accade in piazza se: vince Trump, vince Biden, non si sa il vincitore? Parla Tom Mockaitis, docente di Storia alla DePaul University di Chicago e studioso di terrorismo americano
Nessuno sa come si sveglieranno gli americani la mattina del 4 novembre: non è solo questione di sapere chi sarà il loro nuovo presidente ma anche come sarà accolto il risultato. Le ipotesi sul tavolo sono tre: la prima è che vince lo sfidante democratico Joe Biden. La seconda è che vince il presidente Donald Trump. La terza è che, causa ritardi nello spoglio, non vince nessuno per giorni. Ognuno di questi scenari comporta conseguenze diverse, perché mai come ora (nemmeno ai tempi di Nixon vs Humphrey, nel 1968) la tensione per un’elezione era stata tanto alta. Mai come ora il timore di rivolte, e persino guerriglia, era stato reso tanto concreto dalla diffusione di armi e dallo stillicidio di fake news, propaganda e teorie del complotto via social. Per non parlare della pandemia, dei milioni di posti di lavoro persi, dei mesi di proteste.
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