I Javelin, i trattati e le sanzioni. Il presidente americano è stato una delusione per Putin, ma offre ancora delle ricche chance
Roma. A settembre, l’emittente del Cremlino Russia Today aveva pubblicato un video deepfake in cui compariva Donald Trump. Il presidente americano, dopo aver perso le elezioni, arriva a Mosca pronto a rispondere a un’offerta di lavoro da parte dell’emittente. Trump inizia a lavorare con Rt, l’esperienza è un disastro, non sa leggere il gobbo, ammira le mura del Cremlino dicendo che quello sì che è un bel muro, ma nessuno sa costruire muri meglio di lui. In diretta sbaglia il nome della co-conduttrice, inizia a twittare MAKE NEWS al posto del solito FAKE NEWS. Fa una gaffe dopo l’altra e il video finto si conclude con un invito formale a entrare nella squadra dei giornalisti qualora le elezioni dovessero andargli male. L’invito c’è, ma Trump fa una figuraccia, segno del fatto che l’opinione che Russia today ha di lui non è delle migliori. E se non lo è quella di Rt, probabilmente non lo sarà neppure quella del Cremlino, che quest’anno segue le elezioni americane con un dubbio: alla Russia va peggio se vince Donald Trump o se vince Joe Biden? Quattro anni fa non c’erano tentennamenti, la novità repubblicana piaceva molto a Mosca, ma questa elezione è simile a tutte le altre e chiunque sarà il futuro capo della Casa Bianca, il Cremlino non crede che le relazioni tra i due paesi potrebbero migliorare.
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