Mentre ieri Joe Biden invitava alla calma ottimistica e Donald Trump dalla Casa Bianca pronunciava un discorso vittorioso, sui social network cinesi circolava l’espressione che i funzionari di Pechino ripetono ossessivamente nei contesti diplomatici per descrivere una situazione di convenienza tra le due parti. La “win-win situation” diventava ironica fotografia del caos post voto in America. Negli stessi minuti il tabloid cinese Global Times pubblicava un editoriale dal titolo: l’incertezza elettorale negli Stati Uniti va al di là dei tecnicismi. Secondo il giornale, qualcosa si è rotto nella società americana negli ultimi quattro anni e la politica è stata messa al servizio delle elezioni e degli interessi particolari delle élite: “E’ giusto dire che almeno la metà delle 230.000 vittime di Covid-19 è avvenuta in conseguenza di queste elezioni presidenziali. E altre persone moriranno”. E’ vero che il giornale in lingua inglese diretto da Hu Xijing e parente stretto del Quotidiano del popolo di proprietà del Partito comunista cinese non rappresenta ufficialmente la linea della dirigenza di Pechino, così come non lo rappresentano gli utenti sui social network cinesi. Ma se c’è un paese che assiste in queste ore con tronfia soddisfazione alla confusione elettorale in America, quello è la Cina.
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