Per molti scozzesi la nuova legge contro i reati d’odio segnerà la fine della libertà di espressione. Le proposte del governo di Edimburgo sono considerate troppo restrittive e, secondo i detrattori, potrebbero addirittura rendere illegali le “conversazioni all’ora del tè”. L’idea più controversa è quella di criminalizzare le affermazioni offensive anche all’interno della propria dimora. La legge attuale sui reati d’odio in Gran Bretagna, che risale al 1986, prevede l’immunità per tutto ciò che viene detto nei luoghi privati. Tuttavia, il ministro della Giustizia dello Scottish Nationalist Party (Snp) Humza Yousaf – uno scozzese figlio di immigrati e primo ministro musulmano nel governo di Edimburgo – ha proposto di abolire questa eccezione.
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