Emmanuel Macron ha deciso di aprire un altro cantiere in Europa con la sua proposta di una “rifondazione di Schengen”. Il presidente francese giovedì ha detto di voler “cambiare profondamente le regole del gioco” della zona di libera circolazione senza controlli alle frontiere. Non è entrato nei dettagli, ma farà delle “proposte” al Consiglio europeo di dicembre. La Commissione ieri ha reagito positivamente. “Una riforma di Schengen è manifestamente necessaria”, ha spiegato un portavoce di Ursula von der Leyen. In realtà, l’idea non è nuova. Il primo a chiedere di “rinnovare” Schengen era stato Nicolas Sarkozy nel 2007. Lo stesso Macron, nell’aprile del 2019, aveva affermato che lo spazio Schengen “non funziona più” perché occorreva “rifondare la nostra politica migratoria”. A 17 mesi dalle elezioni presidenziali, e dopo la decapitazione del professore Samuel Paty e l’attentato di Nizza, ha scelto di rilanciare il tema in chiave antiterrorismo.
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