Il 7 novembre 2020 è la festa della liberazione da uno degli stereotipi preferiti dai populisti, quello della bolla ristretta dei fighetti liberal contro i forgotten man, la fascia dimenticata della popolazione, espressione povera ma genuina dell’America. Era una cosa già falsa nel 2016, quando il voto popolare – quindi la maggioranza degli elettori americani: per definizione non era l’élite – non aveva premiato Trump. Adesso la sconfitta che conta, al Collegio elettorale, dovrebbe mettere in crisi quello schema. Il polemista conservatore, ma antitrumpiano, David Frum dice tutto in una riga: “E’ davvero l’ora che i democratici di Biden escano dalla loro piccola e rigida bolla ideologica da ottanta milioni di persone”.
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