Il discorso del candidato democratico che vuole mettere fine ai conflitti interni: “Possiamo essere avversari, ma non siamo nemici: siamo tutti americani". E sui risultati, dice, “serve pazienza, è così che funziona la democrazia". Intanto arrivano voci e indiscrezioni dalla Casa Bianca
Il discorso della vittoria può aspettare. Ancora. Joe Biden ha vinto, lo dicono i numeri, la scienza, l’evidenza delle cose, ma non lui. Forse per il galateo istituzionale che deve - comunque - alla Casa Bianca o forse per non caricare gli animi già abbastanza surriscaldati di questi giorni, Joe Biden ha scelto di aspettare, ancora, a festeggiare la sua vittoria delle elezioni e a renderla ufficiale. Ha pensato, forse per prudenza, che se dall’altra parte c’è qualcuno che ti accusa di brogli, farlo tacere non spetta alle parole, ma solo alla specchiata evidenza dei numeri, contro la quale c’è poco da fare. E dunque, forse, Joe Biden ha deciso di aspettare che a parlare, eleggere e sconfiggere, fosse il conto dei voti veri.
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