Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, è in missione negli Emirati Arabi Uniti. Molto bene, perché, anche se nei comunicati ufficiali non se ne darà notizia, in questo momento gli Emirati sono il posto migliore del pianeta per negoziare la liberazione dei pescatori italiani sequestrati in mare il primo settembre e ancora detenuti a Bengasi in Libia. Se si passa davanti a Montecitorio c’è la tenda dei famigliari e colleghi dei pescatori, che hanno promesso di non lasciare quella postazione fino a quando non arriverà la notizia della liberazione, ma per ora la questione è ferma, come se fosse impossibile ottenere delle novità.
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