La democrazia si salva dagli uomini forti con la tela di ragno. Bolsonaro e Putin, a parte la grottesca comparsa che è il senatore Salvini, sono rimasti isolati, riluttanti e neghittosi, frustrati e pensosi, nel rifiuto di ammettere, con un gesto di congratulazioni al presidente eletto Biden, la transizione istituzionale da un inquilino all’altro della Casa Bianca. I cinesi, che hanno una scuola diplomatica plurimillenaria, come il Papa d’altronde, si sono congratulati con un modesto ritardo, commerce oblige. Inoltre Bolsonaro e Putin detestano le democrazie liberali, a Pechino nella Città proibita non sanno bene nemmeno di che cosa si tratti.
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