“Je suis enseignant”, siamo tutti insegnanti, recita lo slogan brandito dopo la decapitazione del professor Samuel Paty a Conflans-Sainte-Honorine per avere mostrato le vignette di Maometto durante un corso sulla libertà di espressione. Una inchiesta del Monde svela una realtà meno edificante. Il quotidiano ha avuto accesso alle mail di Paty e della scuola. Ne emerge la vita di una scuola media della periferia parigina, traumatizzata da una vicenda che tutti credevano sarebbe stata presto dimenticata. Sono le mail della settimana prima dell’assassinio. C’è il sostegno della preside e di molti genitori, ma anche le tante critiche degli insegnanti che attaccarono Paty.
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