Non c’entra la russofobia, alla base della sfiducia ci sono tre ragioni, ben spiegate da Novaya Gazeta. Sputnik V su Twitter
Il vaccino russo Sputnik V è già entrato sul mercato, anche se, fa notare il giornale Novaya Gazeta, si sa ancora poco sulla sua efficacia e la terza fase della sperimentazione è ancora in corso. Mentre gli annunci di Pfizer, Moderna e ieri anche AstraZeneca, sono stati accolti come la prima buona notizia da tanto tempo, il vaccino russo desta molte preoccupazioni e un po’ di interesse da parte di autocrati e democrazie illiberali. Il periodico russo spiega il perché di tanta sfiducia. I fattori sono tre e le ragioni sono soprattutto scientifiche e hanno poco a che vedere con la russofobia. Scrive il giornale russo, che ha trattato il caso in una serie di inchieste e di interviste, che il governo ha pubblicato i risultati preliminari della terza fase degli studi per il vaccino e ha fatto sapere che l’efficacia sarebbe del 92 per cento. Ma i dati non sono stati messi a disposizione per il controllo incrociato da parte di scienziati stranieri.
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