La capitale inglese è appena stata inserita nella Tier 2, la seconda fascia delle tre stabilite per cercare di combattere la diffusione del Covid-19. Questo significa che gli esercizi commerciali “non di primaria importanza” resteranno chiusi fino a nuovo ordine
Il Black Friday, quello vero. Londra è appena stata inserita dal Governo Johnson nella Tier 2, la seconda fascia delle tre stabilite per cercare di combattere la diffusione del Covid-19. Questo significa che nella capitale inglese gli esercizi commerciali “non di primaria importanza” resteranno chiusi fino a nuovo ordine. E così, il Black Friday, il cui nome farebbe riferimento alle annotazioni sui libri contabili dei commercianti che tradizionalmente passavano in questo giorno dell’anno dal colore rosso che indicava le perdite al nero dei guadagni, sarà oggi per tantissimi piccoli esercenti l’inizio della fine. Non solo perché dovranno fare a meno degli introiti che fino allo scorso anno invertivano la rotta in cassa, ma anche perché molta della clientela non tornerà nemmeno a fine emergenza. Le grandi multinazionali e le aziende medio-grandi, infatti, stanno continuando a vendere attraverso i canali online, per loro il venerdì nero resta nella forma originale. “Molti piccoli imprenditori non posseggono le risorse finanziarie per avere un addetto alla presenza online – spiega Michael Lassman, presidente londinese della Federation of Small Business – mentre le grandi società hanno dei team per gestire la propria”.
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