La maggioranza proporrà una riscrittura dell’articolo 24 della legge sulla Sicurezza globale in Francia. La notizia è arrivata ieri dopo le proteste del fine settimana. All’articolo, però, il ministro dell’Interno Gérald Darmanin è attaccato in modo particolare – nonostante, sostengono alcuni macroniani, il grande pasticcio lo abbia creato lui con una serie di dichiarazioni poco chiare – e ieri ha ribadito le sue posizioni dopo che i leader di Lrem, MoDem e Agir avevano già preso la loro decisione, accettata anche dal presidente Macron. E’ da una settimana che vanno avanti le proteste contro l’articolo 24, approvato dall’Assemblea nazionale e secondo il quale chiunque diffonda immagini in grado di danneggiare “l’integrità fisica e morale” dei poliziotti può essere punito con un anno di carcere o con una multa da 45 mila euro. La legge deve ancora avere l’approvazione del Senato, ma le critiche sono iniziate immediatamente. I primi a protestare sono stati i giornalisti, testate di destra e di sinistra: se non si possono diffondere le immagini, raccontare e documentare le violenze commesse dagli agenti diventa più complicato.
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