Boris brucia tutti, Unione europea in primis, sul tempo: il Regno Unito è il primo paese occidentale ad approvare un vaccino contro il coronavirus, e pazienza se per ora non è quello ‘homemade’ di Oxford ma quello europeo: dalla settimana prossima ai britannici verrà inoculata la prima dose dell’innovativo vaccino di Pfizer-BioNTech, messo a punto nei laboratori tedeschi con finanziamenti del governo di Berlino, 445 milioni di dollari, e dall'americana Pfizer, ma senza fondi Usa. «E’ la protezione dei vaccini che ci permetterà in ultima istanza di recuperare le nostre vite e tornare a far muovere l’economia», ha twittato il premier Johnson tutto festoso e natalizio, con un gran tempismo visto che oggi il paese esce da un lockdown di un mese e tra una settimana ci sarà il primo anniversario della vittoria elettorale, del cui lustro non rimane quasi nulla dopo un anno disastroso culminato nella ribellione di 54 Tories al voto sulle misure per i prossimi mesi. Insomma, questo vaccino serviva e serviva ora a un Johnson che il Covid l’ha subito più altri, fisicamente e politicamente.
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