Ci ha messo qualche ora, József Szájer, ad ammettere di essere lui l’uomo di cui ieri chiacchieravano tutti a Bruxelles e in Europa: il fuggitivo dell’assembramento di venerdì notte al piano superiore del bar Le Detoure, un bar frequentato da gay, venticinque uomini assieme per un’orgia accompagnata da alcol e droga. E’ arrivata la polizia, ha trovato molti di questi uomini nudi e uno di loro ha cercato di scappare passando dal cornicione, ma si è fatto male, si è dovuto fermare e si è trovato di fronte i poliziotti. A quel punto ha invocato l’immunità parlamentare, ma in piena notte è dovuto intervenire il ministero degli Esteri perché non si trattava di un deputato belga, vallone o fiammingo – e per i deputati europei l’immunità non vale in caso di flagranza di reato. Così, mentre i ministri delle Finanze all’Ecofin discutevano del veto di Ungheria e Polonia sul Recovery fund, mentre il portavoce della Commissione rispondeva a domande sul coordinamento europeo sui vaccini, mentre il direttore di Frontex iniziava la sua audizione davanti al Parlamento europeo sui respingimenti di migranti in Grecia, la bolla europea si è fermata. Chi è l’europarlamentare della “gang bang”?.
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