Al posto del buttafuori un infermiere, e al posto della guardarobista con il reggiseno borchiato una più sobria impiegata della asl con i moduli per il trattamento dei dati personali. Anche Berlino si adegua alla pandemia. Così il KitKatClub, storica discoteca fetish della capitale tedesca, casa del divertimento e della trasgressione, si è trasformato in un centro per la somministrazione di tamponi rapidi. La notizia ha lasciato di stucco i nottambuli berlinesi, nativi e d’importazione. Stupita anche la folta comunità non dei Gastarbeiter, come si diceva una volta, ma degli expat, che fa molto più Europa e integrazione. Ieri per andare a ballare sotto al nulla che resta del Muro di Berlino bastava un volo a basso costo per Schönefeld, un ostello a pochi euro e il gioco era fatto. In pochi mesi tutto è cambiato, quasi sparito.
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