“The enforcer”, il garante, era il titolo scelto dal Los Angeles Magazine per un servizio del 2000, quando dedicò sette pagine patinate al brillante procuratore nato a L’Avana Alejandro Mayorkas. Misconosciuto a Hollywood, sotto i riflettori a downtown, Mayorkas faceva parlare di sé nell’ambiente della burocrazia, degli uffici, degli affari. Quell’articolo pubblicato all’inizio del millennio girava tutto intorno a una contrapposizione, un’allegoria sull’universo giudiziario americano, coi suoi miti e le sue storture.
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