La riunione di stamattina, poi il via libera. Mercoledì l'ingresso sarà ufficializzato. Ma Corrao, Pedicini, Evi e D'Amato danno garanzie sulla rottura con Di Battista e sul loro sostegno a Conte. Il documento esclusivo visionato dal Foglio
Il gruppo dei Verdi mercoledì accoglierà i quattro secessionisti che hanno abbandonato la delegazione del Movimento 5 stelle al Parlamento europeo, permettendo così a Ignazio Corrao, Rosa D'Amato, Eleonora Evi e Piernicola Pedicini di trovare una nuova casa e agilità politica molto più rapidamente di quanto immaginato. In una riunione questa mattina del gruppo dei Verdi il dibattito è stato veloce e senza ostacoli. Contrariamente a un anno fa, quando una parte consistente degli ecologisti europei si era opposta all'ingresso di tutta la delegazione del M5s, questa volta nessuno ha obiettato. Anche perché Corrao, D'Amato, Evi e Pedicini hanno dovuto dare garanzie politiche forti. In un documento inviato al gruppo dei Verdi – di cui Il Foglio è entrato in possesso - i quattro assicurano che la loro rottura non è solo con il M5s, ma almeno in parte anche con Alessandro di Battista, rispetto al quale dicono agire “in piena autonomia”. Inoltre, i quattro spiegano di non aver “alcuna intenzione” di “destabilizzare l'attuale governo Conte. Lo sosteniamo e riteniamo che sia assolutamente centrale che resti in carica al fine di continuare il suo lavoro e programma, in particolare durante questa pandemia”, secondo il documento dei quattro. Risultato: il gruppo dei Verdi ha deciso di mettere il loro ingresso all'ordine del giorno della prossima riunione di mercoledì. La decisione, scontata, sarà presa per acclamazione.
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