Poco dopo l’annuncio di Pfizer/BioNTech sull’efficacia del vaccino contro il coronavirus al 95 per cento, la Russia si è affrettata a fare un controannuncio per dire che anche lo Sputnik V, il vaccino russo, aveva la stessa efficacia. Dopo sono arrivate anche Moderna e AstraZeneca che però più che alle dichiarazioni di Mosca guardavano a quelle del duo americano-tedesco. Mercoledì il premier britannico Boris Johnson ha detto che il Regno Unito è stato il primo paese ad autorizzare l’immunizzazione, che sarà disponibile dalla prossima settimana. Londra non ha neppure atteso i risultati dei laboratori di Oxford, è andata dritta su quello che le sembrava più affidabile, per quanto per metà europeo. Lo stesso giorno Vladimir Putin ha detto alla vicepremier Tatiana Golikova che ormai era superfluo ricevere informazioni sullo Sputnik V ogni settimana: “La prossima settimana non verrai a riferirmi, ma inizieremo la vaccinazione di massa. Mettiamoci al lavoro”.
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