Se non arriverà un segnale positivo per uscire dallo stallo entro domani, Bruxelles si muoverà verso “il piano B”: un Recovery fund a 25, senza i due di Visegrád
La presidenza tedesca dell'Unione europea ha lanciato un ultimatum a Ungheria e Polonia sul loro veto al bilancio 2021-27 dell'Ue e al Recovery fund. Se non arriverà un segnale positivo per uscire dallo stallo entro questa sera o al massimo domani, l'Ue si muoverà verso “il piano B”, ha avvertito questa mattina un diplomatico europeo. Il piano B è un Recovery fund a 25, senza Ungheria e Polonia. La decisione dovrebbe essere presa dai capi di Stato e di governo al Consiglio europeo di giovedì e venerdì. La Commissione ha già annunciato che sta lavorando a “soluzioni alternative” per aggirare il veto di Budapest e Varsavia. Le principali ipotesi sul tavolo sono due: lanciare una cooperazione rafforzata oppure istituire un fondo intergovernativo. Resterebbe il problema del buco nel bilancio ordinario provocato dalla mancata adozione del quadro finanziario pluriennale per il periodo 2021-27. Ma il messaggio della presidenza tedesca è chiaro. O Ungheria e Polonia questa settimana accettano il meccanismo di condizionalità sullo stato di diritto, oppure l'Ue andrà avanti senza di loro.
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