Quattro anni di prigione (due con la condizionale): una prima assoluta per un presidente nella storia della Quinta Repubblica francese. È questa la richiesta della Procura nazionale finanziaria (Pnf) ai danni di Nicolas Sarkozy, accusato di “corruzione” e “traffico di influenze illecite” nell’ambito dell’ormai celebre “affaire des écoutes”, lo scandalo delle intercettazioni che lo perseguita dal 2014, ossia da quando la giustizia ha scoperto la sua linea telefonica segreta, a nome di Paul Bismuth, e la promessa di un incarico prestigioso a un magistrato in cambio di informazioni coperte dal segreto istruttorio sul dossier Bettencourt.
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