"Ho lavorato per quindici anni nella sede della National Security (l’Agenzia di intelligence interna) egiziana dove Giulio è stato ucciso”, ha raccontato uno dei cinque testimoni sentiti dai magistrati di Roma nell’inchiesta sull’omicidio di Giulio Regeni. “E’ una villa che risale ai tempi di Nasser, poi sfruttata dagli organi investigativi. Al primo piano della struttura c’è la stanza 13, dove vengono portati gli stranieri sospettati di aver tramato contro la sicurezza”.
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