La pubblicazione dei nomi e delle fotografie della squadra dei servizi russi coinvolta nel tentato assassinio di Alexei Navalny, l’oppositore più noto del presidente Vladimir Putin, non ha ancora prodotto effetti. Il Cremlino ha annullato ieri e oggi la telefonata quotidiana con i media del portavoce Dmitry Peskov per guadagnare tempo ed elaborare una linea difensiva perché è scontato che tutti i giornalisti stranieri avrebbero chiesto un commento. Ma che rispondere? Il rapporto del sito investigativo Bellingcat in collaborazione con The Insider, Der Spiegel e la Cnn contiene una mole enorme di informazioni a prova di smentita. Ci sono i collegamenti tra la squadra dell’intelligence russa che pedinava Navalny e il laboratorio dove si produce il novichok, ci sono i biglietti aerei, le telefonate, le posizioni rispetto a Navalny mentre si spostava: è come avere in mano i tabulati dei telefonini della squadra di sicari che ha tentato di eliminare l’oppositore russo, assieme con note di spiegazione. Le prove reggono un quadro d’accusa serio: i servizi segreti russi tentano di eliminare l’opposizione con un agente nervino, che in teoria la Russia non dovrebbe più produrre ma produce ancora in violazione degli accordi sulle armi chimiche.
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