La sua parola d’ordine è “prudenza”, e quando gli viene chiesto se l’Agenzia europea per i medicinali (Ema) non la stia un po’ tirando per le lunghe per esprimere la sua valutazione sul vaccino di Pfizer/BioNTech contro il Covid-19, lui risponde: “La parola ritardo non è corretta. C’è la necessità del rigore”.
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