Più morti e più contagiati tra gli anziani, dice il Rki. Scuole e negozi chiusi, coprifuoco e spostamenti limitati. Per i tedeschi, sulla chiusura aveva ragione Merkel
L’impennata nei decessi e la strategia vaccinale sono stati i temi al centro di questo primo giorno del nuovo lockdown, inaugurato in Germania per cercare di ridurre il numero dei contagiati. Ieri il Robert Koch-Institu (Rki)t, l’ormai noto braccio epidemiologico del governo federale, ha diffuso dati che hanno colpito i tedeschi. Il numero delle morti “per o con il coronavirus”, secondo la formula usata dall’Rki, è balzato a 952 unità, un numero che eclissa il precedente record di 598 decessi registrato solo cinque giorni prima. Eppure era stato anche quel numero a far rompere gli indugi a chi, soprattutto fra i presidenti dei Länder meno colpiti dal Covid-19, aveva remato contro la cancelliera Angela Merkel, determinata da mesi a fermare il virus con un nuovo lockdown. Il poco tempo necessario a organizzare una riunione d’emergenza (domenica) fra governo e governatori e il tempo di far iniziare (ieri) il nuovo lockdown totale è bastato al coronavirus per mietere il doppio delle vittime fra i tedeschi.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitale
Le inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioni
OPPURE