Una barriera contro gli attacchi informatici è necessaria, ma la messa in opera, come spesso accade, potrebbe essere complicata. Le cose da fare secondo Breton che parla di “guerra soft”
Dopo il Digital Service Act per proteggersi dalle grandi piattaforme digitali americane, l’Unione europea vuole dotarsi di un cyber-scudo per difendersi dalla minaccia dei continui attacchi che provengono da attori statali e non statali contro le sue infrastrutture digitali. L’ultimo esempio è l’attacco contro l’Agenzia europea del farmaco (Ema) per sottrarre informazioni sul vaccino contro il Covid-19 di Pfizer e BioNTech. Ma, in realtà, le istituzioni dell’Ue e i suoi stati membri subiscono “centinaia” di incursioni di diverso tipo e di origine diversa ogni anno, ha detto ieri il vicepresidente della Commissione, Margaritis Schinas, presentando la nuova strategia per la cybersicurezza.
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