La liberazione dei pescatori a Bengasi è un’operazione brillante sul piano politico interno, quindi vista dall’Italia, ma è un disastro umiliante sul piano internazionale. Partiamo dalla brillantezza. Nel giorno della verifica di governo per il premier Giuseppe Conte, che coinvolge anche il suo controllo sui servizi segreti, lui va in Libia assiem al capo dell’Aise (i servizi segreti che si occupano di quello che succede all’estero), Gianni Caravelli, e si fa restituire gli equipaggi di due pescherecci italiani sequestrati da quasi quattro mesi. E’ il risultato di una trattativa serrata condotta dall’Aise ed è una risposta a chi lo critica: questo tandem fra me e i servizi segreti funziona, perché volete toccarlo? Manca una settimana a Natale e le famiglie di Mazara del Vallo che non sapevano più come ottenere la liberazione dei loro cari se li vedono consegnati indietro. Molto bene.
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