Stufa dei rally, del chiasso deplorevole, dei comizi di daddy, dei suoi cinguettii morenti e roboanti, la figlia di The Donald vuole tornare nei salotti newyorkesi. Chissà che Salvini & Co. non traggano ispirazione
Dunque Ivanka è stufa dei rally, del chiasso deplorevole, dei comizi di daddy, dei suoi cinguettii morenti e roboanti, del suo boasting, ho fatto questo ho fatto quello sono un genio anzi uno stable genius, è stufa dei fratelli che non accettano il verdetto elettorale, ama sempre di più il suo compassato marito, Jared Kushner, che per lo meno ha portato America e Israele agli accordi di Abramo, addirittura, un patto commerciale utile scambiato per la soluzione del problema, così la figliola dell’Arancione sbiancato ora visita i carcerati, indossa due o tre mascherine alla volta, si prodiga in charities per la populace anche immigrata detestata e svilita dal padre, insomma Ivanka vuole tornare a New York, dove papi ha il cinque per cento dei voti e gode di un disprezzo di massa, vuole essere riammessa in società.
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