Un farang, come in Thailandia chiamano i forestieri, che di questi tempi cerchi di tornare in quel paese è sull’orlo di una crisi di nervi: per la burocrazia e i costi che deve affrontare tra assicurazione e quarantena in covid-hotel. Spesso è tentato di rinunciare in attesa di momenti migliori. Un dubbio aumenta la tentazione: tutte queste difficoltà sono per proteggersi dalla pandemia, oppure sono il sintomo di un diverso atteggiamento nei confronti dei farang, giudicati sporchi (come ebbe a dichiarare il ministro della sanità), untori? Il virus che possono trasmettere, inoltre, non è solo il Covid-19, bensì qualcosa di più insidioso, contro cui non c’è vaccino ma solo l’esorcismo. E’ la contaminazione culturale che minaccia un ordine trascendente, che sia quello predicato dal sangha, la comunità monastica buddhista o dai neoconfuciani. Tutto il sud-est asiatico appare circondato da una nuova cortina di bambù.
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